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domenica 19 maggio 2019

SULLE ORME DE "L'ASTRONOMO"

di Rho Mauro 




Ci sono brani che, letti nell'età dell'adolescenza, lasciano un solco.
Questi brani poi ritornano nel cammino della vita e, rileggerli, è un po' come incontrare di nuovo un vecchio amico che non si vedeva da tempo.
Tra le centinaia di pagine scritte dal "Profeta" Gibran Kahlil Gibran  vi è questa perla ...



L'ASTRONOMO  - tratto da IL FOLLE di  Gibran Kahlil Gibran 



Nell’ombra del tempio, il mio amico ed io vedemmo un cieco che sedeva tutto solo. E il mio amico disse. “Guardalo, è l’uomo più saggio della terra”.
Lascia allora il mio amico, e mi accostai al cieco, e lo salutai. E ci mettemmo a conversare.
Dopo un po’ dissi: “Perdona la mia domanda: da quanto tempo sei cieco?”.
“Dalla nascita”, egli rispose.
Dissi io: “E quale via di conoscenza tu segui?”
Disse: “Sono un astronomo”.
E posò la mano sul suo petto, e disse: “Guardo qui dentro tanti soli, tante lune e stelle.”

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